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Il virtual water consumption

Tale indicatore quantifica l’acqua contenuta all’interno di un determinato sistema, sia di tipo diretto che indiretto. Possiamo fare questo esempio per comprendere meglio: quando mangiamo un piatto di pasta dobbiamo sicuramente tenere conto della quantità di acqua necessaria alla cottura, raccolta in una pentola e fatta bollire. Ma dobbiamo anche considerare il contenuto virtuale derivante da tutta l’acqua utilizzata nel ciclo produttivo industriale di produzione della pasta (lavorazione di farina e acqua ed essiccamento successivo) e la quantità d’acqua contenuta nel grano che ci ha permesso di ottenere la farina di semola di grano duro necessaria alla produzione della pasta. In un’analisi che proceda per successivi retropassaggi è quindi possibile conteggiare non soltanto l’utilizzo diretto che noi facciamo dell’acqua per la cottura della nostra pasta, ma tutto il quantitativo necessario per portare quella pasta proprio sui nostri piatti.

A cura di Alice Benessia, Maria Bucci, Simone Contu, Vincenzo Guarnieri.





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