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  • cecilia ha scritto:
    08 febbraio 2010 alle 12:57

    httpv://www.youtube.com/watch?v=SALsYKE5wsU&feature=related

  • cecilia ha scritto:
    08 febbraio 2010 alle 12:58

    httpv://www.youtube.com/watch?v=uYoIqjX4xxE

  • cecilia ha scritto:
    08 febbraio 2010 alle 12:58

    httpv://www.youtube.com/watch?v=tb5OlHbv48Y&feature=related

  • Liceo Scientifico Ciriè ha scritto:
    11 febbraio 2010 alle 21:43

    Argomentazioni a favore delle energie rinnovabili.
    E’ noto che in questi mesi si sta discutendo nel nostro parlamento di un ritorno al nucleare. Il procedimento di fusione nucleare è in grado di produrre grandi quantità di energia, ma producendo sostanze radioattive. E’ questo il problema che si viene a creare con l’utilizzo del nucleare, infatti, oltre a costruire la centrale nucleare bisogna costruire centri di stoccaggio delle scorie radioattive. Esistono complicate norme sulla sicurezza che regolamentano le centrali nucleari. Esse stabiliscono una soglia sopra la quale si possono avere seri rischi sulla salute e sull’ambiente, al di sotto della soglia, però, non esiste un rischio accettabile.’Rischio accettabile’ per il popolo è sinonimo di nessun rischio per la salute, ma ciò non è assolutamente vero! ‘L’accettabile’ prevede dei morti per tot abitanti e tot rischi per tot mq di terreno.Questo significa che sotto la soglia non vi è il non rischio ma un rischio che prevede delle ripercussioni.Le centrali nucleari, sono autorizzate ad emettere radiazioni che hanno ripercussioni sulla popolazione e sul territorio. Perchè quindi no al nucleare in Italia? Perchè la nostra situazione non ce lo permetterebbe. Prima di tutto non esistono siti adatti, perchè l’Italia risulta un paese sismico, e inoltre non c’è da dimenticare la speculazione edilizia che tutto il sistema economico-finanziario drogato compie.Costruire una centrale nucleare in cui gli interessi di industriali sono al primo posto, potrebbe significare la non completa sicurezza del sito, con possibili danni irreversibili a persone (si è scoperto che le radiazioni provocano anche malattie genetiche) e ambiente. Oltre al salasso iniziale della costruzione di centrali nucleari c’è anche il problema che l’uranio, indispensabile per la fusione nucleare, è una risorsa finita sul nostro pianeta e inoltre le scorie radioattive continuano ad essere pericolose anche dopo centinaia di anni.Le energie rinnovabili risultano essere la soluzione migliore, non solo in una visione a breve termine, infatti i tempi di costruzione sono decisamente inferiori a quelli di una centrale nucleare con relativi centri di stoccaggio, ma anche a lungo termine, infatti, le risorse utilizzate sono infinite o comunque presenti in maggiore quantità rispetto ad altre materie prime (è il caso del silicio). Una centrale fotovoltaica di medie dimensioni costa 23.100 euro, secondo dati enea, e ricopre circa il 40% del fabbisogno di una famiglia media, e ha un rientro del capitale investito che va dai 7 ai 10 anni. Bisogna, inoltre, essere consapevoli che una persona per vivere ha bisogno di 1kw di energia, ma il sistema economico-sociale attuale fa consumare 5kw. Alla luce di questo, si potrebbero modificare le abitudini di ognuno e rendersi conto che il 40% di 1000 watt sono 400 e che non esistono sono i pannelli fotovoltaici.

  • Liceo Scientifico Ciriè ha scritto:
    11 febbraio 2010 alle 21:44

    httpv://www.youtube.com/watch?v=yINDe8OqG0g&feature=related

  • umberto I ha scritto:
    18 febbraio 2010 alle 02:58

    Per arrivare al necessario stato di cooperazione affinché si possa raggiungere la sostenibilità ambientale bisogna che tutti siano chiaramente informati riguardo la situazione e le possibili soluzioni. In questo modo si viene a creare un comune senso di responsabilità che porta a d una convivenza fra uomo e ambiente, accettata e rispettata da tutti. Così si realizza un equilibrio in cui ogni individuo può soddisfare i propri bisogni. Per raggiungere una comprensione e una consapevolezza adeguate a compiere delle scelte per il futuro bisogna lavorare sull’istruzione, sulla cultura non solo delle generazioni future, ma anche di quelle attuali, sfruttando strumenti come scuola mass media e l’educazione in famiglia. Riflettendo sull’attuale situazione riguardo all’energia nucleare, siamo arrivati alla conclusione che per ora rimane un obbiettivo utopico. Non è possibile pensare di poter sfruttare al massimo un’energia così enorme e pericolosa nel nostro paese senza tenere conto delle infiltrazioni mafiose, dell’assenza di un ringiovanimento del governo e della scarsa e spesso inesatta informazione. Le proposte alternative più possibili sono le energie rinnovabili, ma per poter realizzare un futuro più consapevole e pulito l’unico investimento veramente utile è quello sull’informazione, ma soprattutto sull’educazione delle nuove generazioni e di quelle presenti. Bisogna sempre ricordare che per svilupparsi davvero è necessario non solo continuare a imparare, ma anche riflettere su ciò che si apprende, conservando un senso critico ed essendo consapevoli che la possibilità di cambiare c’è sempre.

  • umberto II ha scritto:
    18 febbraio 2010 alle 18:44

    La società dei consumi in cui noi viviamo è un continuo di richiesta energetica, direttamente proporzionale all’avanzamento tecnologico.
    La risposta a questa crescente domanda di energia è spesso stata l’aumento di utilizzo dei combustibili fossili.
    Secondo noi non può essere valida l’opzione dell’ energia nucleare, poichè insostenibile da vari punti di vista:
    ambientale (stoccaggio scorie, invivibilità della zona limitrofa)
    economico (a parità di investimento, le energie verdi rendono di più nel tempo)
    sociale (criminalità organizzata)

    Noi non vogliamo proporre una politica su larga scala, perchè crediamo vivamente che si debba innanzituto partire dalle piccole cose di ordine concreto.
    Riteniamo che per fare una decisa sterzata verso la protezione dell’ambiente debba essere condotta un’azione parallela da un lato informando in modo obbiettivo i cittadini, dall’altro attraverso l’applicazione di più severe leggi in materia ecologica.
    Da un punto di vista più ampio, l’Europa deve pianificare la sua economia in funzione del futuro. Infatti una politica energetica verde garantisce un apporto costante nel tempo e salvaguarda la condizione dell’ambiente.
    Al contrario il prezzo dei combustibili fossili aumenta costantemente mentre la loro disponibilità diminuisce.
    La nostra proposta è ridurre le emissioni di CO2 attraverso sistemi come l’E.T.S. (sistema di scambio delle quote di emissione di CO2) e la sostituzione di centrali elettriche con centrali ad energia pulita (ad esempio centrali ad aquiloni e geotermiche).



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