Un approccio partecipativo all’ ‘apprendimento istituzionale’ (institutional learning) implica una discussione aperta sulle assunzioni insite nel che cosa deve essere appreso e perché. Come abbiamo visto, la tecnoscienza ad alta potenza è sperimentata direttamente sui sistemi socio-ambientali del pianeta ed imparare dall’esperienza è una procedura piuttosto differente rispetto ad apprendere da un esperimento. In particolare, […]
La ‘distribuzione’ (distribution) si riferisce al fatto che i dibattiti etici e politici sulle questioni socio-ambientali sono troppo spesso confinati nell’area limitata dei rischi e lasciano da parte la questione dell’equità ed i riallineamenti sociali ed economici che implicano. Il discorso dominante sugli OGM ad esempio, è fondato sugli immaginari e sulle narrazioni del controllo […]
Nell’era della tecnologia ad alta potenza, la consapevolezza dell’insorgere di rischi a livello locale e globale da un lato, e la crisi della certezza e dell’oggettività scientifica nel prevedere e nel gestire tali rischi dall’altro, divengono dunque un’opportunità (necessaria) di ripensare alle pratiche democratiche in senso partecipativo. Nello scenario della sostenibilità, la scienza e la […]
Caratteristica fondamentale di questo tipo di tecnologie è che la loro implementazione viene testata soltanto mentre la si realizza, ovvero direttamente sul campo. Questo a sua volta ha almeno tre ordini di conseguenze: il primo è che il livello di complessità del sistema nel quale la tecnologia è implementata e quello dell’interazione tra tale tecnologia […]
L’ideale moderno secondo il quale di fronte ad un problema socio-ambientale era sufficiente chiedere agli scienziati ‘esperti’ per poi applicare, semplicemente e automaticamente, la decisione più razionale, non è più applicabile nella gran parte dei casi: ci troviamo di fronte a pareri controversi, ugualmente legittimi e documentati, non soltanto sulle possibili proposte di soluzione, ma […]